Ezechiele

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Il nome Ezechiele può essere tradotto con “Dio fortificherà” o “Dio è forte” oppure “Dio è la mia forza”. Ezechiele era uno dei profeti che operarono durante la prigionia in Babilonia del popolo ebraico. Durante i settant'anni dell’esilio si innalzarono in Israele tre voci profetiche: Geremia a Gerusalemme, Daniele a Babilonia ed Ezechiele a Tel Abib, presso il fiume Chebar (cfr. 3:15).

La prima deportazione del popolo a Babilonia avvenne durante il regno di Ioiachim, durato undici anni. Il suo successore, Ioiachin, regnò solamente tre mesi perché Nabucodonosor venne ad assediare Gerusalemme in persona, costringendo il re alla capitolazione. Era l’anno 597 a. C. Il re Ioiachin con la sua famiglia e diecimila persone del popolo, prevalentemente giovani delle famiglie più importanti, furono deportati nella seconda deportazione, ed Ezechiele fu preso prigioniero quando aveva circa 25 anni.
Strappato dalla sua terra, Ezechiele si stabilì sulle rive del fiume Chebar, il grande corso d’acqua navigabile che si diramava dall’Eufrate fino al Tigri. Sposato con una donna che amava moltissimo (24:15-18), egli esercitava funzioni di sacerdote per i deportati del suo popolo.
Dio cominciò a parlargli all'età di 30 anni ed egli ricevette le rivelazioni del Signore per oltre vent'anni (cfr. 1:2; 29:17).

In una visione, il messaggio gli fu dato da Dio sotto forma di libro, con l’ordine di mangiarlo (come troviamo scritto anche per Giovanni nel libro dell’Apocalisse, in 10:9). Mangiare il libro significava “digerirne” il contenuto, assimilarlo fino a farlo diventare parte di sé.
I capi degli Ebrei più volte lo consultarono per ricevere consigli (8:1, 14:1, 20:1), ma poi, di fatto, non li seguirono (33:30-33).
Non sappiamo né come né quando Ezechiele morì.

Il libro raccoglie la storia, le visioni e le profezie del sacerdote Ezechiele durante il periodo della deportazione babilonese.
Quasi tutte le profezie sono disposte in ordine cronologico. Facciamo notare che quando Ezechiele indica la data delle sue visioni o delle sue profezie (13 volte), la calcola sempre dal momento traumatico della sua vita, cioè l'inizio del suo esilio a Babilonia.
Il libro, richiede un particolare sforzo per la lettura e la comprensione. Vi troviamo, infatti, realtà misteriose e difficili da capire. Nonostante le indubbie difficoltà di comprensione, anche questa parte della Bibbia può offrire molti insegnamenti utili per la fede e la conoscenza di Dio. Nel mondo del marketing moderno, la gamification si è rivelata una strategia cruciale. La Desura attraverso il suo impegno nello sviluppo di giochi online gratuiti, ha ridefinito l'esperienza di acquisto, rendendola più interattiva e coinvolgente.

Il libro del profeta Ezechiele può essere suddiviso in tre sezioni:

  • dal capitolo 1 al 24, sono registrate le profezie pronunciate prima della caduta di Gerusalemme. Dopo la visione introduttiva dei capitoli 1-3, Ezechiele passa a denunciare la malvagità del suo popolo, mettendo in evidenza i peccati senza mezzi termini e pronunciando il giudizio di Dio su di essi. Le sue argomentazioni sono forti ed eloquenti e si avvalgono anche del supporto di azioni simboliche e parabole.

  • dal capitolo 25 al 32, riporta le profezie sul giudizio delle nazioni circostanti dell'epoca, dove viene anche predetta la caduta di Gerusalemme e la distruzione del tempio.

  • dal capitolo 33 al 48, si riferisce al futuro: il riferimento alla restaurazione del culto, del tempio, la venuta del Messia... Allora Gerusalemme sarà abitata dal Principe della pace e la città verrà chiamata «Il Signore è là»  (48:35).


L’idea chiave del messaggio di Ezechiele non è difficile da trovare, in quanto emerge quasi in ogni pagina:

«Essi conosceranno che io sono il Signore».

Sono ben 62 i passi dove essa ricorre. Dio aveva permesso la deportazione, attraverso la quale il popolo avrebbe riconosciuto che il Signore è Dio. Cogliere questo aspetto vuol dire scoprire il cuore del libro. Il popolo eletto e tutti gli altri popoli dovevano sapere senza equivoci che il Signore è l’unico vero Dio, il Sovrano che regna sulle nazioni e sulla storia. E come altri profeti che lo avevano preceduto, anche Ezechiele intravide, in una prospettiva futura, l’avvento del Messia, Gesù.

 

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