Giobbe e il "suo Redentore"

Diciamocelo chiaramente: chi non si è sentito un po' "Giobbe" nella vita? quante persone hanno attraversato momenti bui, in cui si perdono affetti, beni, e le situazioni sembrano praticamente senza speranza. Come se non bastasse, in situazioni così tragice può succedere che le persone che vorremmo vicine risultano essere per noi un ulteriore peso, piuttosto che un conforto.

Giobbe dalla sua aveva delle certezze incrollabili, per questo fu in grado di dire «Io so che il mio Redentore vive.». Sono parole che si trovano nel libro di Giobbe, al capitolo 19:

«Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere.
E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò a me favorevole; lo contempleranno i miei occhi, non quelli d'un altro;
il cuore, dal desiderio, mi si consuma!»  (26-28)

«Io so». Questa certezza lo consolava: sebbene sapesse che sarebbe morto, sapeva anche che Dio sarebbe restato sempre lo stesso e sarebbe stato il suo Redentore.

Le parole di Giobbe ricordano molto da vicino il discorso dell'apostolo Paolo nella lettera ai Filippesi:

«...se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi.»

A prima vista potrebbe sembrave ovvio che, sia per Paolo che era in catene, come anche per Giobbe che si trovava ad affrontare una sofferenza estrea, la morte era preferibile alla vita. Ma qui entrambi stanno esprimendo qualcosa di più profondo: conoscevano talmente bene Dio che sapevano che stare alla Sua gloriosa presenza per l'eternità è la cosa più bella che l'uomo possa desiderare.

Ma che cosa intende Giobbe, quando definisce Dio il suo Redentore?
Dobbiamo considerare il termine Redentore nel contesto del suo significato letterario antico: il redentore era qualcuno che comprava pagando un riscatto, qualcuno che pagava il prezzo dovuto per liberare la proprietà dall’ipoteca, un uomo dalla schiavitù o addirittura dalla morte. Di solito era il parente più prossimo che interveniva a riguardo.
Giobbe, dunque, afferma che dopo la sua morte vi sarebbe stato qualcuno che avrebbe fatto questo a suo favore: sarebbe stato Dio stesso a diventare il suo Redentore. Dio lo avrebbe liberato dal potere della morte ed egli sarebbe risorto e avrebbe contemplato colui che lo aveva creato; avrebbe visto colui che aveva pagato il prezzo del suo riscatto e che lo avrebbe fatto comparire alla sua presenza.

Come scriveva un predicatore verso la fine del 1600: «C’è un redentore per l’umanità caduta nel peccato, ed è Gesù Cristo … la nostra eredità celeste è stata ipotecata dal peccato e non possiamo riscattarla da soli. Cristo è il parente prossimo che può pagare quel riscatto. Ha pagato il nostro debito, soddisfatto la giustizia divina per il peccato e tolto l’ipoteca, creando una nuova stipulazione. Noi stessi siamo stati venduti come schiavi al peccato e abbiamo bisogno di un Redentore. Il Signore Gesù ha compiuto e dichiarato quella redenzione, essendo il vero redentore. È un redentore che vive … noi moriamo, ma lui vive e ci ha assicurato che, poiché egli vive, anche noi vivremo (Giovanni 14:19)» (Matthew Henry).

Anche Gesù disse:

«Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.»
(Giovanni 3:16)

« Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno»
(Giovanni 6:40)

Questa è la certezza del vero credente, e può essere anche la tua. Questo è il vero messaggio dell'Evangelo, questa è la Buona notizia.

La promessa di un Salvatore, riportata in tutti gli scritti dell’Antico Testamento, si è adempiuta in Cristo Gesù e noi oggi possiamo beneficiare della sua salvezza.

Dio ha amato il mondo e ha voluto riscattarlo. E la vita non finisce con la morte del corpo. Esiste una resurrezione. Esiste un dopo. Scoprilo continuando a leggere la Bibbia.

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