In Levitico troviamo tutta una serie di prescrizioni riguardanti i sacrifici da offrire nel santuario, situazioni che ai nostri occhi risultano cruente, ma che erano figure della morte di Gesù sulla croce.

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03 levitico

 

Il libro precedente, l'Esodo, si concludeva con la costruzione del tabernacolo secondo le istruzioni divine e con la gloria di Dio che lo riempie. Nel Levitico si prosegue con regole e comandamenti sull'adorazione all'interno del tabernacolo: il Levitico si può definire il grande libro dell'adorazione. I Leviti, cioè i discendenti di Levi che costituivano una delle dodici tribù di Israele, furono scelti per svolgere il compito di sacerdoti nel tabernacolo.

Il testo inizia con la parola ebraica "Vayikra", che significa "Ed Egli chiamò". Dio era entrato nel tabernacolo e parlava da lì, non più dal Monte Sinai. Egli invitava le persone a un incontro con Lui nel tabernacolo, spiegando loro come comportarsi e come avvicinarsi a Lui. Nel libro del Levitico vengono presentate modalità dell'adorazione, sacrifici, cerimonie, riti, liturgia, disposizioni, purificazioni,  convocazioni, giorni sacri, osservanze, avvertimenti. Tutti questi riti materiali erano stati dati per insegnare verità spirituali che avrebbero riguardato Cristo.
Il libro del Levitico diventa importante, quando il suo contenuto viene esaminato alla luce del Nuovo Testamento.

Prendiamo in esame sette punti:

1. Le cinque offerte che si trovano all'inizio del libro, nei capitoli da 1 a 7, e l'attenzione dedicata al sangue al capitolo 17 tratteggiano molto chiaramente la figura di Cristo: dipingono in profondità la sua natura umana e divina e in dettaglio la sua morte (leggi l'approfondimento: Le offerte nel Levitico)

2. La consacrazione dei sacerdoti, nei capitoli da 8 a 10, rivela quanto fosse serio il compito di sacerdote e quanto i sacerdoti dovessero ubbidire a Dio in maniera molto specifica e non  superficialmente o come pensavano fosse meglio.

3. Dal capitolo 11 al 15 troviamo delle nozioni d’igiene davvero notevoli: Dio si occupa del benessere materiale, oltre che spirituale, del suo popolo. La santificazione interiore era collegata a quella esteriore e la purezza doveva essere sia morale che fisica. Vengono date istruzioni sulle fonti di contagio, la disinfezione, la profilassi e l’alimentazione.
In un’epoca in cui regnavano l’ignoranza e la superstizione, c’è da rimanere stupefatti nel trovare prescrizioni igieniche tanto accurate ed avanzate. L'alimentazione che Dio prescrisse al suo popolo, descritta nel capitolo 11, era salutare e terapeutica.

4. Il grande giorno dell'espiazione, nel capitolo 16, prefigura in maniera abbastanza dettagliata il senso del sacrificio di Cristo.  

5. Nei capitoli da 18 a 22 di Levitico, possiamo vedere l'enfasi che viene messa sui piccoli dettagli della vita di tutti i giorni del popolo di Dio. Anche la legislazione sociale del Levitico è avanzata rispetto alla sua epoca: regole improntate alla giustizia e all'etica definiscono la posizione degli operai, dei poveri, degli stranieri, dei malati e degli anziani.

6. Il capitolo 23 presenta un calendario di festività con un'eco profetica che ancora oggi ci ricorda degli aspetti specifici e fondamentali del rapporto a tu per tu con Dio (leggi l'approfondimento: Le feste ebraiche).

7. Nei capitoli da 24 a 27, sono descritte le leggi date da Dio per l'amministrazione di Israele. Esse sono utili sia per capire la storia travagliata della nazione che la sua importanza nel futuro.

Nel Levitico troviamo inoltre molte profezie, che ci fanno capire che la nazione di Israele e la Terra Promessa si intrecciano fino all'eternità.

 

03 levitico

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“Pasqua” viene dal termine ebraico pèsach, che significa “passare oltre”. Stiamo parlando di quella decisiva e fatale notte in Egitto, durante la quale la piaga finale, la morte dei primogeniti, stava per abbattersi sul popolo.

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Abbiamo letto nell'introduzione all' Esodo che Dio diede ad Israele la legge, sul Monte Sinai: oltre ai Dieci comandamenti, c'erano anche delle leggi civili e cerimoniali. Le leggi erano quindi di due tipologie: una morale, che mostrava perché la santità fosse importante, ed una rituale che rivelava in che modo la santità poteva essere raggiunta.

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02 esodo

Questo libro continua il racconto iniziato in Genesi. La parola Esodo significa "uscita" e narra la storia di come Dio, in maniera potente e sovrannaturale, liberò Israele dalla schiavitù in Egitto sotto la guida di Mosè. È il libro della redenzione: il popolo schiavo viene liberato, il popolo liberato viene preservato, sia nell'uscita dall'Egitto che nel deserto; infine, il popolo preservato viene santificato attraverso la conoscenza e la pratica della legge.

L'ESODO IN BREVE

Dal capitolo 1 al capitolo 11, è in evidenza la figura di Mosè, il liberatore, che giganteggia in tutto lo scritto. In questi capitoli, viene raccontata la sua nascita, i suoi anni presso la corte del Faraone, la sua fuga nel deserto, dopo l'uccisione di un Egiziano, e la sua vita a Madian, il tutto condensato in due capitoli. I capitoli 3 e 4 raccontano della missione che Dio ha affidato a Mosè, quelli successivi, invece, il percorso che porta Dio a mostrare la sua potenza contro il Faraone e il suo popolo tramite le nove piaghe.

Il capitolo 12 fa un resoconto della liberazione di Israele. Viene raccontata l'istituzione della festa di Pasqua e la morte dei primogeniti, decima e ultima piaga mandata da Dio sugli Egiziani tramite Mosè.

Nei capitoli 13 e 14 del libro dell'Esodo, si legge del passaggio del Mar Rosso da parte degli israeliti, e della distruzione dell'esercito egiziano, grazie alla potenza di Dio.

Dal capitolo 15 in avanti, la storia del popolo si svolge nel deserto: qui esso riceve in maniera del tutto sovrannaturale la manna, le quaglie, l'acqua, e tutto quello che serviva per sostentare un intero popolo composto da seicentomila uomini, più bambini e bestiame in gran quantità. Vengono date anche le tavole della legge, le indicazioni sul vivere civile e alcune leggi morali.

L'ultima parte dell'Esodo, dal capitolo 25 in avanti, è dedicata alle indicazioni che Dio fornisce a Mosè su come costruire il Tabernacolo, una sorta di grande tenda mobile eretta in mezzo al deserto, che Dio scelse come dimora in mezzo al suo popolo, intorno al quale le tribù si dovevano accampare con un ordine preciso: è interessante vedere come il libro dell'Esodo concluda con l'immagine della nuvola (visibile di giorno) e del fuoco (visibile di notte), che rappresentano la gloria di Dio sopra il Tabernacolo. Ogni volta che la nuvola di giorno si alzava, era tempo per il popolo di mettersi in marcia.
A questo proposito, notiamo che Dio aveva scelto allora di dimorare in mezzo al suo popolo, e ancora oggi Dio chiede di dimorare nella vita dell'uomo.

Leggi l'approfondimento: L'Esodo e Gesù 

 

02 esodo

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Nella seconda parte del libro della Genesi, possiamo leggere il racconto della vita dei patriarchi del popolo di Israele, cioè Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Proviamo a definire il profilo dei primi tre.

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La Genesi è ricchissima di eventi e racconti che hanno dell'incredibile agli occhi del lettore. In questo breve articolo vogliamo considerare due eventi particolari analizzandoli brevemente: la creazione e il diluvio universale.

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01 genesi 

Gli Ebrei usavano come titolo di un libro le sue prime parole, perciò chiamarono il primo libro delle Sacre Scritture bereshit, “nel principio”, perché è proprio con queste parole che comincia la Genesi. Il titolo “Genesi” viene dalla traduzione in lingua greca dell’Antico Testamento e significa “origine”, visto che al suo interno troviamo informazioni sull’origine del mondo, dell’uomo, della caduta nel peccato e la conseguente entrata della morte nel mondo, del popolo di Israele e del piano di redenzione per l’umanità.

Per quanto riguarda l'autore, la critica letteraria ha prodotto una serie di teorie sulla paternità del libro. Ci sono diversi testi in commercio che affrontano le varie ipotesi, ma la più accreditata è che l'autore della Genesi sia Mosè: infatti Gesù stesso indica diverse volte Mosè come l’autore del Pentateuco.

Mosè visse circa trecento anni dopo gli ultimi avvenimenti descritti in Genesi. Si pensa che egli abbia scritto la Genesi mentre si trovava a Madian, nei quarant’anni successivi a quelli trascorsi come principe in Egitto, oppure nel deserto, dopo essere stato sul monte con Dio, dove probabilmente ricevette istruzioni su ciò che doveva scrivere. Pertanto, durante il viaggio del popolo verso la terra promessa, Mosè si sarebbe dedicato anche alla composizione di questo libro, per lasciarci un resoconto affidabile dei principali avvenimenti dalla creazione alla storia del patriarca Giuseppe.
Genesi testimonia l’onnipotenza e la signoria di Dio e ci parla dell’interesse che Egli mostra per l’uomo, nonostante il suo peccato.

Possiamo suddividere il libro in due grandi sezioni:

A - Ingresso del peccato nel mondo (capitoli 1-11): qui troviamo la storia primordiale, con un racconto che copre un arco temporale di almeno duemila anni

I. Creazione, capitoli1-2

II. Caduta, capitoli 3-4

III. Diluvio, capitoli 5-9

IV. Torre di Babele e confusione delle lingue, capitoli 10-11

(Clicca qui per l'eggere l'approfondimento "Creazione, peccato e fede" )

B - Preparazione della venuta del Redentore dell'umanità (capitoli 12-50): ci viene raccontata la storia dei patriarchi, che si svolge in circa 350 anni

I. Abramo, la fede, capitoli 12-23

II. Isacco, il figlio amato, capitoli 24-26

III. Giacobbe, Dio castiga chi ama, capitoli 27-36

IV. Giuseppe, la sofferenza e la gloria, capitoli 37-50

 (Clicca qui per leggere l'appprofondimento "Stai lottando contro Dio?" )

 

01 genesi

 

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LA STRUTTURA DELLA BIBBIA

La Bibbia è divisa in due parti: L'Antico e il Nuovo Testamento.
Nell'Antico Testamento troviamo principalmente la storia delle origini dell'umanità e del popolo di Israele e del suo rapporto con Dio.
Il Nuovo Testamento si incentra sulla venuta di Gesù e, a seguire, sull'opera degli apostoli.
In realtà, questa divisione è soltanto apparente e utile per collocare alcuni fatti temporalmente. A ben vedere però, l'Antico Testamento è ricchissimo di riferimenti alla vita di Cristo, alla sua venuta sulla terra e alla sua natura divina, mentre il Nuovo Testamento contiene continui rimandi e conferme degli scritti più antichi. Suggeriamo per affrontare la lettura della Bibbia di seguire le indicazioni riportate qui.

Di seguito sono elencati e suddivisi per tipologia, gli scritti che compongono la Bibbia:

Antico Testamento

Pentateuco

Genesi

Esodo

Levitico

Numeri

Deuteronomio

Libri storici

Giosuè

Giudici

Rut

1 e 2 Samuele

1 e 2 Re

1 e 2 Cronache

Esdra

Neemia

Ester

Libri Poetici

Giobbe

Salmi

Proverbi

Ecclesiaste

Cantico dei Cantici

Libri profetici

Isaia

Geremia

Lamentazioni

Ezechiele

Daniele

Osea

Gioele

Amos

Abdia

Giona

Michea

Naum

Abacuc

Sofonia

Aggeo

Zaccaria

Malachia

Nuovo Testamento

Vangelo secondo Matteo

Vangelo secondo Marco

Vangelo secondo Luca

Vangelo secondo Giovanni

Atti degli apostoli

Lettera di Paolo ai Romani

1 e 2 lettera di Paolo ai Corinzi

Lettera di Paolo ai Galati

Lettera di Paolo agli Efesini

Lettera di Paolo ai Filippesi

Lettera di Paolo ai Colossesi

1 e 2 lettera di Paolo ai Tessalonicesi

1 e 2 lettera di Paolo a Timoteo

Lettera di Paolo a Tito

Lettera di Paolo a Filemone

Lettera agli Ebrei

Lettera di Giacomo

1 e 2 lettera di Pietro

1, 2 e 3 lettera di Giovanni

Giuda

Apocalisse

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La Bibbia è un libro che potrebbe spaventare molti per la sua complessità e per gli argomenti non sempre facili da comprendere ad una prima lettura. Il sito Bibbia.it nasce proprio per aiutarti a capire quello che leggi e per avvicinarti sempre di più a comprendere l'amore che Dio ha per te. Ti consigliamo di seguire i suggerimenti qui sotto per essere pronto ad affrontare la lettura nel migliore dei modi.

  • la Bibbia si spiega con la Bibbia e con Dio.
    Se si vuole studiare la Bibbia dobbiamo tener presente un principio basilare: la Bibbia si spiega con la Bibbia. Questo vuol dire che la chiave per comprendere una parte della Bibbia è offerta dalla Bibbia intera. Se troviamo un versetto difficile, la spiegazione si troverà guardando in qualche altra parte della Scrittura.
    E’ altrettanto importante un altro principio: chiedere la guida e l’illuminazione di Dio che è l'ispiratore di questo libro.
    Altro aspetto importante è meditare con calma quello che si legge: sarà meglio fare poco, ma con costanza.

  • Non cominciare da Genesi.
    Un'altra cosa da tenere presente è che, benchè la Bibbia sia una collezione di libri di autori diversi posizionati in maniera quasi cronologica, cominciare da Genesi non è assolutamente consigliabile. Il Nuovo Testamento richiama tantissime parti dell'antico Testamento: è più utile quindi iniziare dai Vangeli e ogni volta che ci si troverà davanti ad un richiamo dell'Antico Testamento sarà buono prendere in considerazione il personaggio o la storia citata andandola a cercare nella sezione di Bibbia in cui è contenuta.
    Ti suggeriamo di leggere questi due articoli, "Come affrontare la lettura dell'Antico Testamento" e " Come affrontare la lettura del Nuovo Testamento".
    Questi sono solo un paio dei tanti metodi. Se seguirai la lettura insieme ai programmi audio de Il Libro più letto ti accorgerai che la lettura prosegue in maniera mista: un libro dell'Antico Testamento seguito da uno del Nuovo.

Se vuoi affrontare uno studio più approfondito della Bibbia, ti consigliamo di prendere in considerazione anche altri ausili, che vogliamo elencare qui sotto:

  • in primo luogo vogliamo ricordare che esistono diverse versioni della Bibbia, semplicemente perchè nel tempo diverse persone si sono approcciate alla traduzione di questo testo sacro. Anche semplicemente un confronto fra diverse versioni e traduzioni può essere utile ad approfondire lo studio. Puoi trovare le più importanti e autorevoli già nel sistema di ricerca che ti proponiamo qui sul sito. Nonostante le leggere diversità che possiamo incontrare nelle differenti traduzioni, vogliamo ricordare che oltre il 99% della Bibbia è coerente con i testi più antichi che gli archeologi continuano a ritrovare durante gli scavi, e questo ci garantisce di leggere qualcosa che ancora oggi è autentico.

  • Tieni un vocabolario della lingua italiana a portata di mano: tornerà utile per trovare i significati di parole oramai non più di uso comune.

  • Sicuramente utile è il dizionario biblico . In esso sono spiegate le parole che si trovano nella Bibbia, per esempio i nomi propri di persona, di luogo, termini come sacerdozio, conversione, santificazione. Sono tracciate in modo riassuntivo le biografie dei maggiori personaggi biblici e vi si trovano indicazioni di natura storica, archeologica e linguistica; in riferimento ai libri biblici, troveremo le questioni relative al loro contenuto e informazioni sulla data di composizione, sull’autore e i destinatari.

  • Per concludere, vorremmo suggerire l'utilizzo dei commentari. Contengono informazioni di carattere introduttivo: sull’autore, sui destinatari, sugli scopi, sul contenuto e sulle circostanze che hanno determinato la composizione del libro biblico. Segue, poi, il commento vero e proprio con la spiegazione delle parole usate nei testi originali. Alcuni procedono versetto per versetto, altri per sezioni: comunque, sapere cosa gli studiosi prima di noi hanno dedotto e capito relativamente a ciò che è scritto nella Bibbia può essere decisamente utile. Il commentario ci fornisce quelle informazioni che difficilmente potremmo ricavare da soli e ci accompagna nella lettura.
    Esistono anche versioni ridotte che sono state introdotte nelle Bibbie e in maniera più concisa spiegano il significato dei vari passaggi.

Per reperire il materiale necessario ti suggeriamo di contattare le librerie presenti nell'elenco che trovi qui.


 

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