23 isaia

Il nome Isaia deriva dall’ebraico e vuol dire “Jahvè salva”.
Isaia nacque verso il 770 a. C., probabilmente a Gerusalemme, città che conosceva molto bene. Si pensa appartenesse a una famiglia aristocratica, date le strette relazioni con la corte di Giuda. Era sposato con una profetessa e padre di almeno due figli.
Profetizzò per circa 60 anni. Fu chiamato a diventare profeta «nell’anno della morte del re Uzzia» (6:1) e cioè intorno al 740 a. C.
Suo contemporaneo fu il profeta Michea, mentre prima di lui operarono Amos e Osea, che profetizzarono soprattutto per le tribù del Nord, mentre Isaia e Michea diressero le loro profezie in modo particolare verso Giuda e la sua capitale, Gerusalemme.
Non conosciamo l’anno preciso della sua morte, ma probabilmente, dato che scrisse una biografia del re Ezechia (2 Cronache 32:32), Isaia morì durante il regno del successore Manasse.

Il nome di Isaia viene citato nel Nuovo Testamento più di qualsiasi altro profeta.
Le sue parole preferite sono: salvare, liberare, aiutare. Tutti verbi che hanno la stessa radice del suo nome.

In tutto lo scritto si nota un susseguirsi di metafore, immagini e paragoni.
Proprio una di queste immagini si presta a riassumere, in qualche modo, il contenuto del libro.
Il profeta paragona il popolo ad una vigna che il Signore aveva piantato e curato con amore, ma che, arrivato il tempo della vendemmia, aveva prodotto uva selvatica. Dio si aspettava rettitudine, invece il popolo viveva nell’ingiustizia. Al capitolo 6, Isaia riceve la gloriosa visione della santità di Dio e da quel momento sarà incaricato da Dio di annunciare i Suoi giudizi sul popolo. Essi sarebbero stati conquistati e deportati. Tuttavia, nella sua grazia, Dio avrebbe fatto in modo che i sopravvissuti (6:13) tornassero nella propria terra. Con un anticipo di circa 150 anni, Isaia preannuncia l'avvento dell’imperatore Ciro e l’editto da lui promulgato, con il quale avrebbe disposto il ritorno in patria degli Ebrei e la ricostruzione del tempio.

A rendere ancora più sorprendente questo testo è soprattutto la profezia riguardante la venuta del Messia, Gesù. Come quella di Ciro, la profezia riguardante il Messia si è avverata con esattezza, ma è ancora più ricca di particolari. Al capitolo 53, con una precisione sconcertante viene descritta la sofferenza che Cristo avrebbe sopportato fino alla croce. Avvenimenti annunciati con 700 anni di anticipo ( ti suggeriamo di leggere questo approfondimento a propisto di Isaia e le profezie riguardanti Gesù)

 

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Pubblicato in bibbia
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