05 deuteronomio

 

Il titolo “Deuteronomio” deriva dal greco e significa “seconda legge” o “ripetizione della legge”. Ormai, tutta la generazione che era uscita dall’Egitto e aveva ricevuto i Dieci comandamenti sul monte Sinai era morta durante i quarant'anni nel deserto. Una nuova generazione si stava preparando ad entrare in Canaan, la Terra Promessa, perciò la ripetizione non era certo superflua. Nel Deuteronomio, la legge viene descritta nel suo insieme e, in qualche modo, spiegata. Da quel momento in poi, sarebbe stata applicata in un contesto di vita diverso, non più nomade, ma di tipo stanziale, in quanto il popolo si sarebbe stabilito nel paese di Canaan. Il nuovo assetto avrebbe comportato delle piccole modifiche della legge in vigore, con lo scopo di adattarla all'inedita situazione.

Anche il Deuteronomio è ricchissimo di riferimenti e prefigurazioni che rimandano a Gesù. Clicca qui per leggere l'approfondimento «La figura di Cristo e il Deuteronomio»

 

IL DEUTERONOMIO IN BREVE

Il libro può essere suddiviso in tre parti principali, seguite da alcuni capitoli conclusivi di tipo storico.

La prima parte (capitoli 1-4) è sostanzialmente un excursus storico, nel quale vengono ricordati i punti salienti del viaggio compiuto nel deserto dalla generazione precedente. Mosè non trascura di far presenti anche i benefici che Dio ha elargito in quel lungo periodo di pellegrinaggio.

Nella seconda parte (capitoli 5-26), si trovano una ripetizione dei Dieci comandamenti, con annesse raccomandazioni a non dimenticarli, ed una ricapitolazione di tutti i principi morali e spirituali stabiliti da Dio. Se avesse messo in pratica le leggi di Dio, il popolo avrebbe goduto delle benedizioni promesse; quando se ne fosse allontanato, gli sarebbero toccate disgrazie, persecuzioni, esilio. I princìpi che leggiamo nel Deuteronomio si sono poi dimostrati veri in tutta la storia del popolo eletto da Dio.

La terza sezione (capitoli 27-28) può essere considerata come una conclusione delle parti precedenti. Troviamo qui l’ordine di scolpire le parole della legge sul monte Ebal, una proclamazione di benedizioni e maledizioni (come risultato dell’ubbidienza o della disubbidienza) e il rinnovo del patto che Dio aveva stipulato con il suo popolo.

I capitoli seguenti possiamo considerarli come un’appendice storica.
Mosè indicò pubblicamente come suo successore Giosuè e le ultime istruzioni furono rivolte ai leviti e ai sacerdoti, affinché leggessero periodicamente al popolo le parole della legge.
Nei capitoli 32 e 33, Mosè riporta un canto e una benedizione: con il primo, egli illustra l’amore del Signore verso il suo popolo e descrive Dio come una Rocca, un fondamento sicuro; con la benedizione che rivolge ad Israele, si comporta come un padre che, prima di morire, benedice i suoi figli.
L’ultimo capitolo, il 34, è il commovente racconto della sua morte.

A conclusione del libro, troviamo queste parole:

«Non c'è mai più stato in Israele un profeta simile a Mosè, con il quale il SIGNORE abbia trattato faccia a faccia»  (Deuteronomio 34:10).

È interessante notare che Dio cerca sempre un rapporto diretto con i suoi figli. E tu, sei pronto a sentire la voce di Dio?

 

05 deuteronomio

Pubblicato in bibbia

Il titolo “Numeri” fu dato a questo libro dai traduttori della cosiddetta Settanta (traduzione in lingua greca della Bibbia ebraica, redatta presumibilmente tra il III e il I secolo a.C.), a causa dei due censimenti descritti nel libro: il primo, a due anni dall'uscita dall'Egitto, il secondo nei pressi del fiume Giordano, il quarantesimo anno. Come il resto del Pentateuco, esso è stato scritto da Mosè in persona. Dall’informazione che riceviamo da Deuteronomio 1:2, sappiamo che la distanza fra il Sinai e Canaan, cioè la terra promessa, sarebbe stata coperta in undici giornate di cammino:

«Vi sono undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino a Cades-Barnea.»

Invece il viaggio durò altri 38 anni: il popolo subì il giudizio di Dio a causa del peccato e dell'incredulità, perciò sarebbe stata una nuova generazione istruita da Mosè a portare avanti la conquista e gustare le benedizioni che Dio aveva promesso.

 

IL LIBRO DEI NUMERI IN BREVE

I primi dieci capitoli riguardano un periodo di poche settimane. Il libro dell’Esodo ci consente di seguire il popolo guidato da Mosè fino al monte Sinai, mentre in questa prima parte di Numeri troviamo i preparativi disposti da Dio prima della partenza dal Sinai verso la terra promessa. Prima che il popolo si mettesse in marcia, venne effettuato un censimento e vennero date istruzioni dettagliate sull’organizzazione dell’accampamento.

La seconda parte del libro, dal capitolo 11 al capitolo 21, ci racconta appunto i principali eventi di quel lungo periodo di migrazione.
In questi capitoli, troviamo narrate diverse situazioni in cui il popolo si rese colpevole contro Dio, mostrando un atteggiamento di opposizione e non di fiducia.
Israele si lamentava e ribellava continuamente e il Signore dovette correggerlo più volte, intervenendo anche nei confronti dei più fidati collaboratori di Mosè: Aronne e Miriam misero in discussione l’autorità del loro fratello, poi dieci dei dodici esploratori mandati a verificare la fattibilità della conquista del paese, spinsero il popolo a rifiutarsi di entrare in Canaan con un rapporto scoraggiante, nonostante Dio avesse detto di andare e conquistare il paese. Così, gli Israeliti peccarono ancora di incredulità e disobbedienza, e ciò costò all'intera generazione il dover vagare per il deserto tutti quegli anni, in attesa che tutti coloro che erano al di sopra dei vent'anni morissero, tranne Caleb e Giosuè, i soli fra gli esploratori che avevano creduto nella promessa di Dio.
Dio stava insegnando al popolo ad ascoltare bene la sua voce, a distinguere ciò che è spirituale da ciò che viene dall'impulso umano, e i quarant'anni nel deserto servirono a forgiarlo. In questa sezione, troviamo diversi rimandi anche alla figura di Cristo. Ti invitiamo a leggere un breve approfondimento sull'episodio del Serpente di Rame, raccontato appunto al capitolo 21.

La terza parte del libro, dal capitolo 22 al 36, ci racconta di un personaggio che sarà ricordato anche in altri scritti della Bibbia come il prototipo del falso profeta amante del denaro, che causa deviazioni dalla fede. Si tratta di Balaam, un indovino ingaggiato dal re di Moab per maledire Israele. Oltre l’episodio, per certi versi buffo, dell’asina che improvvisamente parla per far capire all'indovino che Dio era pronto a fermarlo dal maledire Israele, leggiamo pure come il Signore lo abbia usato, invece, per benedire il suo popolo. ( Leggi qui un approfondimento su Balaam.)
Nell'ultima sezione di Numeri, troviamo descritti leggi ed eventi vari. Giosuè viene designato come successore di Mosè e due tribù e mezzo si stabiliscono ad est del Giordano, prendendo possesso dei territori nel frattempo conquistati.

Il libro si conclude con le parole:

«Tali sono i comandamenti che il Signore diede ai figli d'Israele per mezzo di Mosè»,

come a voler sancire lo scopo finale del testo stesso, che rimane comunque legislativo.

 

04 numeri

Pubblicato in bibbia

02 esodo

Questo libro continua il racconto iniziato in Genesi. La parola Esodo significa "uscita" e narra la storia di come Dio, in maniera potente e sovrannaturale, liberò Israele dalla schiavitù in Egitto sotto la guida di Mosè. È il libro della redenzione: il popolo schiavo viene liberato, il popolo liberato viene preservato, sia nell'uscita dall'Egitto che nel deserto; infine, il popolo preservato viene santificato attraverso la conoscenza e la pratica della legge.

L'ESODO IN BREVE

Dal capitolo 1 al capitolo 11, è in evidenza la figura di Mosè, il liberatore, che giganteggia in tutto lo scritto. In questi capitoli, viene raccontata la sua nascita, i suoi anni presso la corte del Faraone, la sua fuga nel deserto, dopo l'uccisione di un Egiziano, e la sua vita a Madian, il tutto condensato in due capitoli. I capitoli 3 e 4 raccontano della missione che Dio ha affidato a Mosè, quelli successivi, invece, il percorso che porta Dio a mostrare la sua potenza contro il Faraone e il suo popolo tramite le nove piaghe.

Il capitolo 12 fa un resoconto della liberazione di Israele. Viene raccontata l'istituzione della festa di Pasqua e la morte dei primogeniti, decima e ultima piaga mandata da Dio sugli Egiziani tramite Mosè.

Nei capitoli 13 e 14 del libro dell'Esodo, si legge del passaggio del Mar Rosso da parte degli israeliti, e della distruzione dell'esercito egiziano, grazie alla potenza di Dio.

Dal capitolo 15 in avanti, la storia del popolo si svolge nel deserto: qui esso riceve in maniera del tutto sovrannaturale la manna, le quaglie, l'acqua, e tutto quello che serviva per sostentare un intero popolo composto da seicentomila uomini, più bambini e bestiame in gran quantità. Vengono date anche le tavole della legge, le indicazioni sul vivere civile e alcune leggi morali.

L'ultima parte dell'Esodo, dal capitolo 25 in avanti, è dedicata alle indicazioni che Dio fornisce a Mosè su come costruire il Tabernacolo, una sorta di grande tenda mobile eretta in mezzo al deserto, che Dio scelse come dimora in mezzo al suo popolo, intorno al quale le tribù si dovevano accampare con un ordine preciso: è interessante vedere come il libro dell'Esodo concluda con l'immagine della nuvola (visibile di giorno) e del fuoco (visibile di notte), che rappresentano la gloria di Dio sopra il Tabernacolo. Ogni volta che la nuvola di giorno si alzava, era tempo per il popolo di mettersi in marcia.
A questo proposito, notiamo che Dio aveva scelto allora di dimorare in mezzo al suo popolo, e ancora oggi Dio chiede di dimorare nella vita dell'uomo.

Leggi l'approfondimento: L'Esodo e Gesù 

 

02 esodo

Pubblicato in bibbia

01 genesi 

Gli Ebrei usavano come titolo di un libro le sue prime parole, perciò chiamarono il primo libro delle Sacre Scritture bereshit, “nel principio”, perché è proprio con queste parole che comincia la Genesi. Il titolo “Genesi” viene dalla traduzione in lingua greca dell’Antico Testamento e significa “origine”, visto che al suo interno troviamo informazioni sull’origine del mondo, dell’uomo, della caduta nel peccato e la conseguente entrata della morte nel mondo, del popolo di Israele e del piano di redenzione per l’umanità.

Per quanto riguarda l'autore, la critica letteraria ha prodotto una serie di teorie sulla paternità del libro. Ci sono diversi testi in commercio che affrontano le varie ipotesi, ma la più accreditata è che l'autore della Genesi sia Mosè: infatti Gesù stesso indica diverse volte Mosè come l’autore del Pentateuco.

Mosè visse circa trecento anni dopo gli ultimi avvenimenti descritti in Genesi. Si pensa che egli abbia scritto la Genesi mentre si trovava a Madian, nei quarant’anni successivi a quelli trascorsi come principe in Egitto, oppure nel deserto, dopo essere stato sul monte con Dio, dove probabilmente ricevette istruzioni su ciò che doveva scrivere. Pertanto, durante il viaggio del popolo verso la terra promessa, Mosè si sarebbe dedicato anche alla composizione di questo libro, per lasciarci un resoconto affidabile dei principali avvenimenti dalla creazione alla storia del patriarca Giuseppe.
Genesi testimonia l’onnipotenza e la signoria di Dio e ci parla dell’interesse che Egli mostra per l’uomo, nonostante il suo peccato.

Possiamo suddividere il libro in due grandi sezioni:

A - Ingresso del peccato nel mondo (capitoli 1-11): qui troviamo la storia primordiale, con un racconto che copre un arco temporale di almeno duemila anni

I. Creazione, capitoli1-2

II. Caduta, capitoli 3-4

III. Diluvio, capitoli 5-9

IV. Torre di Babele e confusione delle lingue, capitoli 10-11

(Clicca qui per l'eggere l'approfondimento "Creazione, peccato e fede" )

B - Preparazione della venuta del Redentore dell'umanità (capitoli 12-50): ci viene raccontata la storia dei patriarchi, che si svolge in circa 350 anni

I. Abramo, la fede, capitoli 12-23

II. Isacco, il figlio amato, capitoli 24-26

III. Giacobbe, Dio castiga chi ama, capitoli 27-36

IV. Giuseppe, la sofferenza e la gloria, capitoli 37-50

 (Clicca qui per leggere l'appprofondimento "Stai lottando contro Dio?" )

 

01 genesi

 

Pubblicato in bibbia
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