Chi non ha mai sentito la vecchia storia che la Bibbia è piena di errori e contraddizioni? In effetti è stata ripetuta così tante volte che molti di noi pensano che questo sia vero senza preoccuparsi di verificarlo. Dopotutto, non è possibile che così tanti siano nell’errore, vero?

Una volta ho avuto un lungo dibattito con un ragazzo scettico... Dopo settimane di discussioni, un lunedì egli mi salutò con un sorriso e fu felice di annunciarmi che lo avevo finalmente convinto a leggere da solo il Nuovo Testamento. Ne fui veramente contento. Poi con un sorriso ancora più grande mi disse che aveva trovato ben 27 contraddizioni nel Nuovo Testamento e che voleva mostrarmele. Ne abbiamo esaminato accuratamente una prima, poi una seconda e infine una terza. Ogni “contraddizione”, letta nel suo contesto, aveva una spiegazione così semplice che anche agli occhi di Roger sembrava allora plausibile. Le risposte erano così ovvie che gli chiesi se lui avesse trovato da solo queste “contraddizioni” o se qualcun altro gliele avesse suggerite. Ammise con imbarazzo di non aver letto per niente il Nuovo Testamento; si era limitato a ripetere soltanto l’elenco trovato in un libro scritto da un altro scettico. Studiata attentamente nel suo contesto, non credo che la Bibbia contenga nemmeno una singola contraddizione riguardante insegnamenti su argomenti significativi. Ma dobbiamo prima capire tre importanti parole connesse con ciò che stiamo discutendo: contraddizione, paradosso e mistero.

Una contraddizione si ha quando “sia A che il contrario A, nello stesso contesto, dichiarano di essere vere”. Ad esempio, se la Bibbia insegnasse in un passo che Gesù è il Figlio di Dio e in un altro afferma invece che Egli non è il Figlio di Dio, allora questa sarebbe una evidente contraddizione. Se invece in un punto essa dicesse che Gesù è il Figlio di Dio e dichiarasse poi da un’altra parte che un falso profeta asserisce che Egli non è il Figlio di Dio, quella non sarebbe una contraddizione. Ci farebbe notare semplicemente che non dovremmo credere al falso profeta.

Un paradosso è quando due affermazioni sembrano apparentemente contraddirsi l’un l’altra, ma, esaminandole meglio, esse dimostrano che in pratica sono complementari. Per esempio in alcune parti la Bibbia insegna che Gesù è il Figlio di Dio e in altri posti ancora essa lo definisce il Figlio dell’uomo. Gli scettici a questo punto sobbalzeranno chiedendo: “Chi era Lui — il Figlio di Dio o il Figlio dell’uomo?” La risposta è che Lui era entrambi!
La Bibbia insegna che Gesù è pienamente divino e pienamente umano. Egli è veramente Dio e veramente uomo. Questo è il miracolo che noi ricordiamo a Natale, quando Dio diventò un uomo, il miracolo dell’Incarnazione. E per essere tecnicamente corretti, quando Gesù usò il termine “Figlio dell’uomo”, si stava riferendo all’appellativo di Messia già presente nell’Antico Testamento (Daniele 7:13). Nel chiamarsi il “Figlio dell’uomo”, Egli praticamente si riferiva a sé stesso come “Il Salvatore”.

Un altro paradosso che confonde molte persone riguarda le genealogie di Gesù Cristo. Non ci vuole molto per constatare che la genealogia di Gesù scritta nel libro di Matteo è molto diversa da quella riportata nel libro di Luca. È troppo evidente per non essere notato. Anche questa volta, la risposta è semplice: Gesù aveva due genitori. La genealogia data da Matteo è dalla parte di un genitore e la genealogia data da Luca passa attraverso l’altro genitore. Ma come possiamo distinguere a quale genitore si riferisce ciascuna genealogia? Ciò appare ovvio dal tema di ogni singolo libro:

  • Matteo dà un’immagine di Gesù come Re dei Giudei. La Sua genealogia quindi viene derivata da Giuseppe, il Suo legittimo padre terreno.
  • Luca, un medico, ci mostra Gesù come un essere umano. Si sofferma in particolare sulla nascita di Gesù attraverso gli occhi di sua madre, Maria. Dunque, è logico concludere che questa genealogia passa attraverso di lei.

 

L’ultimo termine che ancora dobbiamo chiarire in questo discorso è mistero. Un mistero è qualcosa di reale che tuttavia non possiamo comprendere appieno con la nostra capacità umana e limitata.

Un esempio di questo è la controversia riguardante la predestinazione e il libero arbitrio. Detto in altre parole: è Dio che predetermina il nostro futuro o ognuno di noi sceglie il proprio destino? In pratica, io credo che la Bibbia insegni che entrambe le posizioni sono valide. Con le nostre menti limitate, possiamo avere difficoltà a comprendere come possano essere vere nello stesso tempo (ed io sono consapevole di essere limitato). Comunque, ancora una volta il problema non riguarda la Bibbia ma la limitatezza umana. 

Ora ti vorrei dare un suggerimento riguardo alle difficoltà nella Bibbia. Non permettere mai che ciò che non capisci ti ostacoli nel credere. Non accetteremmo mai che un alunno delle elementari arrivi a rifiutare tutta la matematica semplicemente perché non comprende un calcolo.“Impara l’addizione, la sottrazione, l’algebra e la geometria”, diremmo a lui, “e un giorno sarai in grado di capire anche il calcolo più complicato”. Tuttavia alcune persone, quando si accostano alla Bibbia, rifiutano di crederle se non riescono a comprendere tutto. “Se io non riesco a capire questa cosa” affermano, “allora nemmeno crederò che Dio esiste!”. Se questo è il tuo atteggiamento, probabilmente non diventerai mai un cristiano (e probabilmente farai pochi progressi anche in matematica!). Sì, la Bibbia racchiude molti misteri ed anche un gran numero di paradossi. Ma se studiata correttamente e onestamente, non troverai quelle contraddizioni delle quali si suppone ne sia piena.

(tratto dal libro "5 domande cruciali - Spunti di riflessione che trasformeranno la tua vita" di Tom Short)

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